L’emergenza coronavirus ha impattato gravemente sui sistemi educativi di molti paesi del mondo: a molti studenti è stata infatti preclusa la possibilità di imparare in un ambiente dinamico e di socializzare con i propri coetanei. Solo in pochi paesi più avanzati la didattica a distanza è riuscita a limitare i danni.
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Abbandono scolastico in Pakistan, l’impatto dell’emergenza sull’istruzione femminile
Il tasso di abbandono scolastico in Pakistan
Dai dati raccolti da TCF – The Citizens Foundation sul territorio pakistano, le statistiche inerenti il tasso di abbandono scolastico nelle scuole governative e in molte scuole private sono preoccupanti: stando a un rapporto di Save the Children il Pakistan è
tra i dodici paesi al mondo con il più alto tasso di abbandono scolastico.
Già prima dell’inizio dell’emergenza ben il 38% degli iscritti a scuola non frequentava o non completava il ciclo di studi.
La statistica è ancora più grave se pensiamo che a non finire la scuola sono soprattutto gli studenti provenienti da famiglie a basso reddito, che perderanno così ogni opportunità di mobilità sociale. Infatti tra gli studenti meno abbienti ben il 66% non riusciva ad arrivare in fondo al percorso scolastico.
Ovviamente lo scoppio della pandemia non ha fatto altro che aggravare la situazione, anche in riferimento a un altro aspetto di particolare importanza: l’istruzione femminile.
Le ragazze? Corrono un rischio maggiore
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La percentuale di ragazze che non poteva andare a scuola prima dell’emergenza era già di per sé preoccupante: ben il 44% di bambine e ragazze in Pakistan rimaneva escluso dal diritto allo studio, un tasso secondo solo a quello di Niger, Mali e Chad.
Ora che l’emergenza divampa e le famiglie sono ancora di più in difficoltà economica, molti genitori sono costretti a scegliere tra i propri figli chi mandare a scuola e, molto spesso, la scelta ricade sui figli maschi.
Le giovani pakistane si trovano così a confrontarsi con diversi rischi correlati a quello di abbandonare la scuola:
- matrimoni precoci
- obbligo, di fatto, di finire vittima della piaga del lavoro minorile, e con stipendi bassissimi
- responsabilità di prendersi cura della famiglia.
Fortunatamente però c’è chi, come le insegnanti di TCF, ha a cuore il loro futuro e sta implementando soluzioni per risolvere il problema.
TCF tutela l’istruzione delle ragazze
È ormai dal 1995 che TCF costruisce e gestisce scuole in Pakistan prestando particolare attenzione a garantire pari opportunità a ragazze e ragazzi.
Scopri di più sui programmi educativi di TCF
Nel corso degli anni sono molti gli accorgimenti che hanno permesso a TCF di raggiungere una percentuale di iscrizioni femminili pari al 48%:
- la presenza di un corpo docenti interamente femminile ha convinto i genitori delle ragazze che la scuola è un posto sicuro dove poter mandare le proprie figlie.
- la distanza, facilmente percorribile a piedi, a cui sono poste le scuole rispetto alle aree di residenza delle famiglie più povere fa sì che anche le bambine non corrano rischi durante il tragitto.
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Molte studentesse TCF si sono ora diplomate, studiano all’università o lavorano in patria e all’estero come agenti di cambiamento positivo della società in cui vivono.
Lasciati ispirare dalla storia di una di loro: Marium
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