Mostra Art for Education – Museo Diocesano Carlo Maria Martini, 17 ottobre – 25 novembre 2018
L’edizione 2018 del progetto Art for Education è culminata nell’organizzazione della prima mostra collettiva di arte pakistana contemporanea in un museo italiano.
Obiettivo, fornire un’opportunità significativa di arricchimento per il pubblico locale e i visitatori provenienti da tutte le parti del mondo attraverso lo scambio culturale tra diverse forme artistiche.
La mostra Art for Education: Artisti Contemporanei dal Pakistan ha visto nel 2018 la collaborazione di sessanta artisti pakistani, tra talenti internazionali e astri nascenti, scelti per esporre le loro opere nella suggestiva cornice del Museo Diocesano Carlo Maria Martini.
Attraverso questa iniziativa, l’Associazione Italian Friends of TCF ha voluto creare una possibilità concreta di dialogo e reciproca conoscenza tra il mondo artistico pakistano e italiano, Paesi che vantano tradizioni artistiche ricche e antiche.
Il progetto è stato realizzato sotto la curatela dell’artista, curatrice e attivista pakistana per i diritti umani Salima Hashmi e dalla curatrice italo-australiana Rosa Maria Falvo, che hanno selezionato i lavori e curato il catalogo Skira dedicato alla mostra.
L’allestimento è stato curato dall’architetto Natasha Van Kleef, in collaborazione con Arredamenti Allegrini e l’esperto di illuminazione Pollice Illuminazioni.
Tema cardine del progetto è stato quello da cui prende il titolo la mostra stessa, Art for Education: l’istruzione infatti è il motore che muove l’attività di The Citizens Foundation, ma rappresenta anche un valore universale di crescita individuale e collettiva.
Istruzione e creazione artistica riflettono il sostrato culturale del Pakistan e sono da sempre strettamente connessi. Molti degli stessi artisti presenti in mostra infatti, sono anche docenti e molto spesso diventano dei veri e propri mentor per i loro studenti anche al di fuori delle aule universitarie, a dimostrazione che l’arte può riflettere esigenze e critiche della società e farsene portavoce.
La location della mostra
Il Museo Diocesano di Milano è un’istituzione culturale sempre più aperta agli sviluppi dell’arte contemporanea.
Inaugurato nel 2001 dal Cardinale Carlo Maria Martini di Milano, il Museo nasce nei Chiostri di Sant’Eustorgio per volontà dell’Arcivescovo Ildefonso Schuster nel 1931, con l’intento di creare un’istituzione dedicata a promuovere l’amore per le arti. Attualmente il Museo è gestito dalla Fondazione Sant’Ambrogio.
“Noi abbiamo bisogno di voi [artisti], […] voi […] siete creatori, sempre vivaci, zampillanti di mille idee e di mille novità. […] Noi dobbiamo lasciare alle vostre voci il canto libero e potente, di cui siete capaci. E voi dovete essere così bravi da interpretare ciò che dovrete esprimere, da venire ad attingere da noi il motivo, il tema, e qualche volta più del tema, quel fluido segreto che si chiama l’ispirazione, che si chiama la grazia, che si chiama il carisma dell’arte.”
Papa Paolo VI, Omelia in occasione della «Messa degli artisti» nella Cappella Sistina, 7 maggio 1964.
“I musei […] devono accogliere le nuove forme d’arte. Devono spalancare le porte alle persone di tutto il mondo. Essere uno strumento di dialogo tra le culture e le religioni, uno strumento di pace. Essere vivi! Non polverose raccolte del passato solo per gli “eletti” e i “sapienti”, ma una realtà vitale che sappia custodire quel passato per raccontarlo agli uomini di oggi, a cominciare dai più umili, e disporsi così, tutti insieme, con fiducia al presente e anche al futuro”
Papa Francesco, La mia Idea di Arte, a cura di Tiziana Lupi, Edizioni Musei Vaticani – Mondadori, Città del Vaticano – Milano 2015, pp. 9-11.
Eventi collegati
In occasione della mostra, il giorno 20 novembre presso il Museo Diocesano si è svolto un talk dal titolo “Le donne del Pakistan: contesto, espressioni, trasformazioni” con l’intervento delle esperte Prof.ssa Elisa Giunchi (Università degli Studi di Milano) e Prof.ssa Anna Vanzan (Università degli Studi di Milano e di Pavia) con l’obiettivo di offrire spunti di riflessione e approfondimenti utili a contestualizzare e avvicinare il pubblico italiano alla complessità e altresì ricchezza socio-culturale del Pakistan.