Nell’ambito dell’attività di Community Outreach svolta da Italian Friends of TCF sul territorio, lo scorso venerdì 6 novembre si è tenuto un evento online a cui hanno partecipato personalità di spicco della comunità pakistana in Italia.
Dal Pakistan all’Italia e ritorno
Ospiti in diretta di Shahid Malik, amministratore della pagina Pakistani in Italia, che vanta più di 80.000 follower; per IFTCF Marta Righetti, General Manager, e Laura Notaro, Responsabile Community Outreach, che hanno presentato le attività della nostra organizzazione in Italia e i risultati concreti ottenuti da TCF in Pakistan, in particolare rispetto alle strategie di risposta all’emergenza Coronavirus.
Il coinvolgimento delle comunità
L’impegno di Italian Friends vuole essere quello di replicare gli sforzi fatti da TCF per coinvolgere le comunità sul territorio e creare in loro un senso di appartenenza alla causa portata avanti nel paese d’origine.
Negli anni, alcuni membri della comunità pakistana in Italia si sono appassionati all’operato di TCF e hanno deciso, in questa occasione, di portare la loro testimonianza della visita alle scuole TCF in Pakistan.
Le testimonianze dalla comunità pakistana in Italia
Pasha Naeem, responsabile della Associazione Pakistani varesini APV, ha visitato le scuole TCF nel 2018 e ne è rimasto profondamente colpito.
Gli standard di sicurezza e igienici sono ben al di sopra di quelli delle altre scuole pakistane, pur essendo le scuole di TCF inserite in contesti urbani degradati e in comunità rurali ad altissimo tasso di povertà.
Pasha ricorda come nella scuola di Nathoki dove si era recato, nei pressi di Lahore, l’edificio della scuola si stagliasse maestoso sulla distesa di campi coltivati e come tutti i bambini da lui intervistati avessero un sogno da raccontargli e da vivere.
L’altro nostro testimone, Chaudhry Shahid Nazir Gujjar è anch’egli rimasto impressionato dalla capacità di TCF di costruire e mantenere scuole di grande qualità e avanzate in contesti rurali e urbani arretrati.
Agli eccellenti standard del curriculum di studi, certificati dai successi in tutto il mondo degli studenti TCF, si affiancano standard eccellenti anche dal punto di vista di strutture e apparecchiature: computer, laboratori di scienze, biblioteche.
Ma ciò che è ancor più significativo è che le famiglie pagano pochissimo per mandare i figli a scuola. Il contributo è simbolico e permette di provare un giusto senso di orgoglio per essere riusciti a mantenere gli studi di tutti i propri figli, senza intaccare però il già precario bilancio familiare.
La testimonianza di Italian Friends of TCF
Ad accompagnare entrambi nei loro viaggi alla scoperta di TCF, la nostra responsabile del coinvolgimento della comunità pakistana in Italia, Laura Notaro: da sempre appassionata di Pakistan ha visitato le scuole TCF in varie occasioni a partire dal 2014 ed è stata sempre colpita dalla qualità dei progetti messi in atto.
Ad averla impressionata è stata soprattutto la capacità di portare un’istruzione all’avanguardia in contesti arretrati riuscendo a calarne principi e contenuti senza mai andare a scontrarsi con la sensibilità culturale delle comunità locali.
Un esempio, questo, afferma Laura, che potrebbe essere seguito anche in Italia per migliorare la qualità delle scuole, centrandole di più sulle esigenze degli studenti e includendo maggiormente le singole comunità nello sviluppo dei progetti.
Uno sguardo al futuro
Questo cordiale incontro ha permesso perciò a molti pakistani in Italia di scoprire i progetti di qualità di TCF nel loro paese d’origine: una occasione per la loro comunità di conoscere meglio la nostra causa comune: formare in Pakistan entro il 2030 due milioni di agenti di cambiamento positivo, ovvero individui capaci di incidere non solo sul benessere proprio e delle famiglie, ma anche su quello più vasto di tutta la comunità.