Sabato 24 Maggio è stato celebrata la Giornata Internazionale delle Donne per la Pace e il Disarmo. Questa ricorrenza è stata ideata in Europa nei primi anni Ottanta, quando centinaia di migliaia di donne si sono unite nella lotta alle armi nucleari e la corsa agli armamenti. Questo giorno è stato creato dalle donne, per le donne.
Nel corso degli anni ci sono stati svariati tipi di celebrazione di questa giornata. Quest’anno in Bangladesh sono stati organizzati dei workshops, mentre nella Repubblica Democratica del Congo vi sono stati dei cineforum. Questi sono solo alcuni esempi di celebrazione a livello globale: molto di ciò che fanno le donne nel tentativo di raggiungere la pace rimane spesso in sordina, oscurato da altre notizie più eclatanti.
Una giornata come l’International Women’s Day for peace and Disarmament (IWDPD) è fortemente significativa per vari motivi. Esiste per rendere giustizia all’importante lavoro che ogni giorno viene svolto dalle donne impegnate nella promozione della pace. Queste sono donne che lavorano in ambienti e condizioni difficili come “agents of positive change” – attrici di un cambiamento positivo. Sono molte di più di quante immaginiamo, e molte di loro spesso non sanno nemmeno quale enorme contributo stanno apportando alle comunità in cui operano.
Sia nei Paesi sviluppati, sia in quelli in via di sviluppo, sono proprio le donne che costruiscono e ri-costruiscono le comunità. Sono le mamme, le sorelle, le nonne e le zie che portano alla ripresa e aiutano le comunità.
Da quando The Citizens Foundation – TCF è stata fondata, le donne sono sempre state al centro del cambiamento in ogni comunità. Cambiamento avvenuto tramite l’istruzione: è per questo che anche noi di Italian Friends of TCF sottolineiamo sempre l’importanza dell’istruzione femminile. Le donne di TCF – maestre, presidi o alunne – stanno contribuendo a creare comunità più forti e più sicure.
Non bisogna dunque lasciare che questa Giornata Internazionale trascorra inosservata; è necessario invece supportare tutte quelle donne che, a livello globale, ogni giorno combattono la loro piccolo lotta per la pace e il disarmo. Le statistiche dicono che, nel mondo, tra i bambini che non hanno accesso all’istruzione, uno su dieci è del Pakistan; due terzi di questi sono bambine: è per questo che continueremo a lottare per la pace, usando le penne come armi.
Alessandra Ricci