Dallo sport alla vita: la lotta di Irfan

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  Marzo 19, 2021   

Ogni storia è a sé: quella di oggi ci porterà a seguire il percorso di un giovane artista marziale dal tatami, ai banchi di scuola, fino al suo futuro lavoro. Se vuoi leggere altre storie delle persone che fanno parte del nostro mondo, clicca QUI.

Sport maestro di vita

Non dovremmo mai dimenticare quanto la pratica di uno sport sia importante per la vita di un giovane. Ne tempra il corpo ma anche lo spirito, aprendogli gli occhi tanto sugli splendori della vittoria quanto sugli abissi della sconfitta.

Gli insegna come la passione, disciplinata attraverso un costante esercizio giornaliero, conduca a generare buone relazioni con gli altri e ad ottenere grandi soddisfazioni personali. Oggi vi raccontiamo una di quelle storie in cui lo sport ha aiutato un giovane delle scuole TCF a trovare la sua strada nel mondo.

La nascita di una passione

Il mio interesse per il taekwondo è nato quando avevo otto anni. Mio cugino si era iscritto a un corso di arti marziali vicino a casa nostra nella città di Ittehad, un villaggio molto povero alla periferia di Karachi. Ho iniziato ad andare lì con lui e a imparare diverse tecniche di taekwondo. Dopo un po’ ho iniziato a praticarlo regolarmente

ci racconta Irfan Zaman, studente TCF.

Essendo il figlio maggiore di un lavoratore pagato alla giornata, la vita non è mai stata particolarmente facile per lui. Sin da giovane ha lavorato al fianco di suo padre per sostenere una famiglia di dieci membri, compresi i suoi sette fratelli.

Ho fatto diversi lavoretti fino a dieci anni: ho lavorato come negoziante, come assistente di una clinica, come imballatore in una fabbrica; dividersi tra scuola, lavoro e taekwondo è stata dura

Dai banchi al tatami: il sogno di Irfan continua

Irfan si è iscritto a una scuola TCF solo al nono anno. Prima frequentava una scuola privata a basso costo gestita da un anziano della comunità.

Prima in quella scuola pagavo quanto potevo permettermi, ma improvvisamente il preside ha iniziato a chiedermi una retta più alta e altre quote aggiuntive. Dal momento che non potevo permettermi di pagare, ha annullato la mia iscrizione

rivela Irfan.
Dopo questo netto rifiuto, ha dovuto affrontare la dura realtà di essere rimasto senza una scuola che lo accogliesse.

Ogni momento buio porta però sempre con sé una nuova luce; accecati da quella precedente non siamo però spesso in grado di notarla.

Irfan invece è stato attento a non lasciarsela sfuggire. Si è iscritto alla scuola TCF presente nella sua comunità e ha concluso brillantemente i suoi studi secondari.
Con grande umiltà ora riconosce che TCF è stata fondamentale perché potesse completare gli studi:

Senza TCF non sarei diplomato. La preside non solo mi ha garantito una borsa di studio completa, ma i miei insegnanti mi hanno anche aiutato a pagare la quota per l’esame di stato. Sarò loro sempre grato per tutto questo

Dopo essersi diplomato nel 2010, Irfan ha iniziato a partecipare a tornei a livello locale e nazionale e dopo alcuni anni ha ottenuto la cintura nera nella sua disciplina. Una cintura che non significa la fine di un percorso, anzi. Irfan lo sa e non si è fermato: ha partecipato alle Olimpiadi del Sindh e ora sogna di rappresentare il Pakistan ai Giochi Olimpici internazionali.

Il futuro di Irfan

Irfan ha deciso di non continuare gli studi per dedicarsi alla carriera sportiva. Ciò che scuola e sport insieme gli hanno insegnato rimarrà però indelebile nel suo spirito per tutta la vita: determinazione, rispetto dell’altro e delle regole, resilienza.

A oggi Irfan insegna taekwondo nelle scuole private del paese, trasmettendo ad altri giovani la passione che ha condotto lui a ottenere grandi risultati.

La storia testimonia di Irfan, inoltre, conferma il ruolo fondamentale delle Presidi TCF nella gestione della scuola e nel reclutamento di nuove giovani menti.